Beethoven e la ragazza coi capelli blu by Matthieu Mantanus

Beethoven e la ragazza coi capelli blu by Matthieu Mantanus

autore:Matthieu Mantanus [Mantanus, Matthieu]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Music, General
ISBN: 9788852071973
Google: cmmWCwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2016-03-15T12:32:54+00:00


GIORNO 5

Children’s Corner vicino al ponte sullo stagno

«Mi sa che il nostro padrone di casa ha puntato la sua prossima preda.» Appoggiato allo stipite della porta dello studio di registrazione, che il leader dei Red Heaven aveva fatto costruire qualche anno prima all’interno del granaio annesso al casale, Stefano guardava verso il parco, in direzione dello stagno. Sul ponticello di legno che lo attraversava si distinguevano chiaramente le due sagome di Mark e Anna.

«Non ne sarei così convinto, sai?» gli rispose Frank, che fumava una sigaretta seduto su una pietra davanti all’ingresso. «Conosco l’uno e l’altra ormai da parecchio tempo, e penso non sia… quello. Non una cosa sentimentale, insomma.»

«Dici che la nostra bassista si discosta troppo dal genere “supermodel” che di solito affascina Mark?» ironizzò il discografico.

«No, non per quello. Anna è molto carina, è giovane senza essere una ragazzina, e ha quel lato artistico che su di lui potrebbe anche far breccia. Ma penso che non ci sia un’attrazione in quel senso – almeno per il momento. Secondo me Mark è rimasto affascinato quando ha scoperto questa cosa della musica classica, cioè che Anna è non solo una bassista rock ma anche una contrabbassista che suona in un’orchestra sinfonica. Lo sai anche tu che è un bambino curioso… Vuole semplicemente scoprire questo mondo sconosciuto della musica classica, che lo attrae. Non credo che ci sia altro tra loro.»

«Se lo dici tu…» fece dubbioso il discografico, sollevando bruscamente la testa come per strapparsi a un pensiero fatuo e tornare a discorsi più professionali. «Mark stamattina, prima di iniziare il lavoro in studio, mi ha fatto sentire una prima versione della nuova canzone. L’ho trovata davvero bella. Parte da questo brano classico molto sognante, di Schumann, credo mi abbia detto. Poi la canzone evolve e approda a tutt’altro, un po’ come due lati della stessa medaglia. Mi piace molto, potrei dire che assomiglia a quei tentativi degli anni Ottanta, tipo quello che facevano gli Yes o Emerson Lake & Palmer…»

Stefano aveva poco più di cinquant’anni e lavorava nell’industria discografica da oltre trenta: era una sorta di bibbia del rock. Dai tempi di Elvis Presley in avanti era in grado di citare praticamente ogni tendenza musicale, ogni sperimentazione, e ripescava nella sua memoria nomi di gruppi e di dischi e talvolta addirittura di singoli brani sconosciuti ai più. Milanese di origine, si era trasferito a Londra a vent’anni e l’Inghilterra era diventata la sua seconda patria. Gli piaceva moltissimo tornare in Italia, per lui era sempre una sorta di “ritorno alle origini”, ma solo per qualche giorno. Aveva costantemente sete di stimoli, una curiosità inesauribile per tutte le novità musicali, la capacità ormai rarissima di individuare un talento grezzo in qualche fumoso pub di periferia – oppure sempre più spesso anche pescando tra diecimila video su YouTube – e supportarlo nel farsi strada in un mondo discografico in continuo mutamento.

La grande passione di Stefano era e rimaneva il rock progressivo, quello degli anni Ottanta: tra i suoi preferiti naturalmente c’erano gli



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